C’è un prima e c’è un dopo. Pulizia dei metalli, una sfida da vincere
Prendiamo un rubinetto…
Nel mondo della rubinetteria, ogni dettaglio conta. Ma avete mai pensato a quanto possa essere difficile raggiungere quella perfezione di pulizia? Dietro ad ogni rubinetto che brilla, c’è una sfida contro lo sporco risoluto e caparbio che minaccia di opacizzare il prodotto finito.
Quanto può essere difficile ottenere il massimo grado di pulizia di alcuni metalli? Molto dipende anche dalla forma e dalle caratteristiche del pezzo di da lavare.
Nella foto sono rappresentati dei componenti di rubinetteria in ottone da lavorazione meccanica sporchi di truciolo, esiti della lavorazione. La pulizia risulta particolarmente impegnativa in quanto i liquidi di lavaggio devono raggiungere i canali interni del componente.
In quale modo?
La soluzione sta nella combinazione di due elementi chiave nel processo di lavaggio IFP: la condizione in vuoto in grado di eliminare l’aria che altrimenti impedirebbe l’azione di lavaggio e l’uso dell’alcol modificato che permette una facile penetrazione in spazi molto stretti grazie alla bassa tensione superficiale.
E quando finalmente si ottiene quella pulizia “giusta”, è come se ogni goccia d’acqua che scorre riflettesse la luce di mille soli.
Quindi, la prossima volta che vi troverete davanti a un rubinetto che risplende, ricordate la tecnologia necessaria per raggiungere quel massimo grado di pulizia. È un traguardo che va ben oltre la semplice funzionalità; è un simbolo di eleganza e di un lavoro ben fatto.