N. 14 – 2018 OCTOBER
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Impianti di lavaggio ecosostenibili: la chiave del successo di IFP Europe
L’industria del lavaggio e della pulizia di componenti metallici sta affrontando un cambiamento radicale: dopo anni di stagnazione, in cui pochi sono stati i progressi ottenuti a livello impiantistico e di prodotto, il lavaggio industriale vive oggi una nuova fase di sviluppo, determinata sia da un mercato che richiede prove di lavaggio sempre più avanzate su pezzi dalle forme sempre più complesse, sia dalla volontà di ricercare e proporre soluzioni ecosostenibili che sostituiscano le precedenti, ritenute ormai dannose per l’uomo e per l’ambiente.
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IFP Europe è stata fondata 8 anni fa da un team di tecnici con un’esperienza approfondita nel campo del lavaggio industriale. In poco tempo è riuscita ad affermarsi come protagonista del settore: a giugno ha inaugurato una nuova sede di 3 mila m2, raddoppiando la superficie precedente e implementando tutti i reparti coinvolti nella realizzazione delle macchine di lavaggio, a partire dall’ufficio tecnico che si occupa della progettazione, attraverso l’area produttiva fino al magazzino automatico.
“L’ampliamento dello stabilimento ha contribuito a migliorare l’organizzazione produttiva – dichiara Giacomo Sabbadin, Direttore Generale di IFP Europe – sia dal punto di vista dello spazio a disposizione, in cui ora è possibile realizzare un numero maggiore di impianti dalle ampie dimensioni, che per quanto riguarda la sicurezza garantita durante le operazioni costruttive e la facilità nel mantenimento della pulizia interna”.
L’obiettivo di IFP è quello di presentare sul mercato nuove macchine sempre più affidabili che consentano un lavaggio in tempi ridotti e con una qualità sempre maggiore. “A questo scopo abbiamo sviluppato il reparto tecnico per la progettazione dei nuovi impianti e l’area di collaudo dotandola di 8 postazioni completamente attrezzate e collegate direttamente alle macchine in produzione tramite tubazioni sotterranee: questo facilita e velocizza molto il nostro lavoro”.
L’ecosostenibilità come obiettivo vincente
Fin dagli esordi, l’azienda ha sviluppato sistemi di lavaggio che utilizzano solventi di ultima generazione, performanti e di ridotto impatto ambientale, come gli alcoli modificati o gli idrocarburi, in sostituzione dei prodotti chimici più dannosi.
“In fase di progettazione e costruzione dei nostri impianti poniamo una cura particolare ai dispositivi autopulenti di cui tutti i nostri sistemi sono dotati, allo scopo di ridurre gli interventi manutentivi e quindi il contatto degli operatori con gli agenti di lavaggio che possano risultare insalubri – prosegue Sabbadin. La vocazione green è una delle caratteristiche che da sempre ci contraddistingue e che abbiamo voluto imprimere anche nell’aspetto dei nostri impianti, stampando sui pannelli esterni un’immagine evocativa della nostra politica ambientale, una nuova “livrea” molto apprezzata dai nostri clienti, tanto che ne stiamo studiando nuovi soggetti”.
Gli impianti di successo di IFP Europe
Uno dei punti di forza della società veneta è la possibilità di offrire un’ampia gamma di impianti diversi in base alla tipologia di lavaggio che l’utilizzatore deve effettuare.
“Le nostre lavatrici sono in grado di lavare con risultati efficaci qualsiasi tipologia di materiale e componente, a partire dalla minuteria più piccola, ad esempio gli aghi delle siringhe, fino ad arrivare ai grossi manufatti dalle dimensioni di un metro cubo. Il nostro compito è quello di realizzare un impianto standard, modificabile successivamente in base al pezzo da lavare, aggiungendo eventualmente il lavaggio ad ultrasuoni o integrando il numero di bagni, tra gli altri interventi tecnici.
Si tratta di macchine modulari pensate in ottica futura: se un cliente vuole convertire la propria produzione, possiamo intervenire integrando semplicemente alcuni accessori”.
Tra le ultime innovazioni di IFP Europe c’è la lavatrice HMA della serie KP.
“Gli impianti della serie KP, grazie al ciclo di trattamento interamente sottovuoto fino a 1 millibar ed all’ampia dotazione di serie e opzionale, rappresentano la migliore tecnologia di lavaggio.
Nella versione HMA gli impianti permettono il massimo dei risultati nelle applicazioni più impegnative per volumi di produttività richiesta e livello di contaminazione presente. La struttura della macchina è stata completamente rivista per migliorarne la manutenzione, l’accessibilità e soprattutto la qualità e le tempistiche di lavaggio”.
Altri modelli della serie sono:
– KP Easy, con una dotazione di base e il massimo della tecnologia garantita, è adatta all’installazione in aziende di piccole e medie dimensioni;
– KP 30, dedicata ai particolari più piccoli come gli elementi di orologeria;
– il modello HD, particolarmente indicato per la rimozione delle paste di lucidatura;
– la versione MAX, l’impianto più venduto di IFP, caratterizzato da ampie dimensioni, permette il perfetto trattamento di elevatissimi volumi produttivi o di carichi singoli dalle dimensioni impegnative;
– infine, il modello Hybrid, presentato alla fiera Mecspe 2017, l’ultimo fiore all’occhiello della tecnologia IFP.
Tecnologia ibrida applicata al lavaggio
“Con il modello Hybrid abbiamo raggiunto risultati prima impensabili nel nostro settore – conferma Sabbadin.
“L’utilizzo abbinato dell’alcol modificato e della soluzione detergente acquosa permette di ottenere una perfetta pulizia sia nel caso di contaminanti organici (grassi, oli) che inorganici (emulsioni, sali).
Si tratta di una lavatrice che in fase progettuale e costruttiva risulta più complessa rispetto alla macchina ad alcoli modificati o idrocarburi. É stata progettata per quelle aziende che hanno bisogno di rimuovere contaminanti inorganici, come per esempio i sali, che risultano insolubili con gli alcoli.
Tuttavia, nel caso sia necessario rimuovere un residuo organico come l’olio, la sola soluzione acquosa non è efficace perché si emulsiona creando un bagno incostante, dal momento che l’acqua contaminata dall’olio non è in grado di offrire una pulizia perfetta.
Interviene qui la tecnologia ibrida: prima sottoponiamo i pezzi ad un lavaggio con alcoli modificati per rimuovere l’olio, successivamente eliminiamo l’acqua emulsionata. Al termine del ciclo, svuotiamo la camera, sciogliamo i sali e concludiamo il ciclo con l’ultimo lavaggio ad alcoli. Il componente risulta così perfettamente pulito”.
Questa nuova soluzione ha contribuito a superare la convinzione diffusa che un impianto ad alcoli modificati possa risultare efficace per la rimozione di oli, ma non delle emulsioni, perché quest’ultime necessitano di un lavaggio con soluzione acquosa.
“Oggi nel portfolio clienti di IFP ci sono numerose aziende che utilizzano il ciclo ad alcoli per lavare le emulsioni: parametri vincolanti sono il tipo di acqua emulsionata, le tempistiche di lavaggio e, in generale, il ciclo produttivo del cliente, che può decidere se applicare un ciclo con detergente oppure escluderlo. In quest’ultimo caso, l’impianto ha la stessa funzione di una semplice lavatrice modulare ad alcoli. La scelta di aggiungere o escludere il lavaggio con soluzione acquosa è un vantaggio ulteriore che i nostri clienti possono sfruttare in base alle proprie priorità di lavaggio.
Ad oggi abbiamo risolto l’85% dei casi con le soluzioni tradizionali di IFP, per il rimanente ci siamo affidati alla tecnologia ibrida, applicata soprattutto nelle tornerie che trattano con le emulsioni i componenti in ottone o ferro”.
Un mercato in forte espansione
IFP Europe, pur con una storia recente, grazie alle competenze del team e alla volontà di portare soluzioni innovative in un mercato ormai pronto ad accogliere positivamente le nuove proposte, ha oltrepassato i confini nazionali per raggiungere clienti internazionali che oggi rappresentano il 40% del giro d’affari dell’azienda.
“Il recente ampiamento della sede permetterà a IFP Europe di diventare ancora più competitiva a livello globale. I nostri principali settori di riferimento sono l’industria metalmeccanica, quella idraulica e medicale. La nostra intenzione è di confermare il rapporto di collaborazione con le aziende di questi settori e di diffondere e far conoscere la nostra tecnologia anche in altri ambiti. Le nostre soluzioni possono risultare vincenti in uno svariato numero di applicazioni e la vocazione green che ci caratterizza offre ai nostri clienti una garanzia in più di affidabilità e sicurezza dei nostri impianti – conclude Sabbadin.
Cosa dicono di noi sulle testate di settore
Di seguito alcuni articoli, realizzati da nostri clienti, in cui vengono descritte le caratteristiche delle loro attività e come l’utilizzo dei nostri impianti di lavaggio sottovuoto contribuiscono alla realizzazione qualitativa dei loro prodotti.