Luglio 2024
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Tobaldini, il lavaggio dei metalli “scritto” nella storia oltre 70 anni fa
Intervista ad Adam Tobaldini
Tobaldini Spa è un’azienda specializzata e altamente qualificata nel trattamento superficiale dei metalli per tutte le realtà del comparto delle lavorazioni industriali.
L’alta tecnologia industriale e la qualità artigianale ha sempre distinto Tobaldini sul mercato, con successo. Numeri costantemente in crescita: 2 sedi produttive, oltre 70 anni di esperienza, 23 tipologie di trattamento per i metalli, più di 100 collaboratori all’interno del suo organico.
Una sede principale ad Altavilla Vicentina e un’altra a Gambugliano, frazione di Sovizzo, dove è installato un nostro impianto di lavaggio dei metalli: una lavatrice KP 800 HMA. É così che abbiamo incontrato la famiglia Tobaldini che come tante, tantissime realtà aziendali ha una lunga storia da raccontare, la loro inizia nel 1950.
«Ci occupiamo di trattamenti superficiali di metalli, dalla A di argentatura alla Z di zincatura, di tutto ciò che è legato alla protezione dalla corrosione (zincatura, zinco allumino lamellare), estetica (cromatura), conducibilità elettrica (stagnatura e argentatura) e per aumentare la durezza superficiale (cromatura a spessore e Nichel chimico) – ci spiega Adam Tobaldini, nipote del fondatore Giovanni, Gianni come lo chiamavano tutti».
Tobaldini è un’azienda che sta attraversando un fortunato passaggio generazionale. Dalla fondazione nel dopoguerra – è cresciuta sotto la guida e l’operatività della famiglia: Giovanni prima, Maurizio e Laura Tobaldini poi e ora Andrea, il fratello Adam e i due cugini Francesco e Alberto Pigatto, la terza generazione.
Una produzione ad alto grado di pulizia
Nello stabilimento di Gambugliano, viene eseguito il trattamento di zinco alluminio-lamellare, GEOMET e ZINTEK nello specifico, (più simili ad una verniciatura che ad un trattamento galvanico). Da qui nasce l’esigenza di avere i pezzi perfettamente puliti, la superficie deve essere priva di impurità, di impronte e aloni che talvolta rimangono dopo la sgrassatura. Un alto grado di pulizia è fondamentale per la successiva fase di sabbiatura: la superficie deve essere leggermente rugosa per consentire che il componente “aggrappi”, per poi passare all’applicazione vera e propria del prodotto.
Tobaldini: “operazione lavaggio”
«La nostra esigenza è di lavare pezzi che pesano pochi grammi, lavorati a rotobarile in una delle due linee che abbiamo e altri che raggiungono fino a 80 kg, lavorati a telaio nella linea di applicazione per spruzzatura automatica. Si tratta di componenti automotive, di impianti per il trasporto a fune, viteria, bulloneria, minuteria varia, pezzi di tornitura. Le nostre necessità nel lavaggio sono dunque molteplici ed “extra standard”.
Abbiamo conosciuto e preso confidenza con la KP 800 prima dell’acquisto, IFP Europe ci ha offerto infatti la possibilità di fare i test di lavaggio sul campo. Vedere la macchina in azione ha reso più semplice scegliere la tipologia. Il valore aggiunto è stato poterla “provare” prima di acquistarla.
L’impatto ambientale è stato un’altra delle ragioni che ci ha spinti verso gli impianti progettati e realizzati da IFP Europe; proveniamo da una sgrassatura a solvente percloroetilene, una tecnologia datata che per quanto ancora efficace corre il rischio di subire pesanti restrizioni con l’avanzare delle normative europee che riguardano l’utilizzo di sostanze chimiche pericolose.
Avendo una macchina che carica e lava velocemente abbiamo potuto aumentare la produttività: ora possiamo caricare fino a 1000 kg ma (per prudenza) arriviamo a 800 sempre in base alla tipologia, al volume e alla forma degli articoli. A parità di tempo in un range di circa 20-22 minuti per ciclo possiamo caricare quasi il triplo del materiale con una notevole semplificazione del lavoro e risparmio di tempo. Se pensiamo che la macchina è dotata di una rulliera con cinque postazioni, un cesto in entrata e quattro in attesa, il calcolo è presto fatto: abbiamo un operatore fisso per otto ore al giorno che prepara i cesti prelevando il materiale in magazzino secondo le liste di lavoro e li carica sulla rulliera.
Senza dover attendere l’uscita del cesto per poter caricare il successivo sono stati eliminati in questo modo una serie di tempi morti aumentando l’efficienza.
Non ultimo, l’utilizzo degli alcoli modificati in una macchina dotata dei più moderni sistemi di sicurezza comporta un minore rischio per gli addetti.
Un altro vantaggio della KP 800 è la possibilità di intercettare le criticità dovute ad una cattiva preparazione della superficie prima della spedizione del prodotto al cliente, problemi che il lavaggio evidenzia, un feedback attendibile e molto utile.»
Un cerchio aperto nel 1950
“Nella scelta di un macchinario a volte c’è anche un disegno che parte da lontano. Con IFP Europe è stata la chiusura di un cerchio ci racconta sorridendo Adam -. Il nonno Giovanni nel 1950 (festeggeremo 75 anni di attività il prossimo anno) ha iniziato l’attività nella propria cantina.
Faceva il giro dei negozi dei meccanici di bici di Vicenza e paesi limitrofi per raccogliere pezzi di biciclette da rinnovare che restituiva lavati e restaurati. Tutto è partito dalla “pulizia” e tutto ruota intorno alla pulizia, dei metalli…Siamo alla terza generazione e il nostro obiettivo è fare in modo che ci siano altri passaggi generazionali nella nostra azienda.