ORGANI DI TRASMISSIONE
Novembre 2020

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Perfetta pulizia per micro e macro componenti

Le lavatrici sottovuoto sviluppate da IFP Europe si caratterizzano per la capacità di assicurare un lavaggio perfetto, affidabile e rispettoso dell’ambiente.
Prerogative, queste, frutto della vincente sinergia in cui innovazione, funzionalità e design, trovano loro naturale collocazione. Parliamo di impianti molto apprezzati in Italia e nel mondo anche da chi realizza ingranaggeria e prodotti affini di varia tipologia, geometria e dimensione

Uno staff composto da una trentina di dipendenti, 24 milioni di euro di fatturato (raggiunto lo scorso anno e cresciuto del 40% rispetto ai 17 milioni dell’anno precedente), di cui circa la metà generato da attività di export in quasi 30 paesi nel mondo.
Sono questi i principali numeri che IFP Europe, azienda specializzata nella produzione di impianti per il lavaggio dei metalli, è stata in grado di raggiungere in soli 10 anni di attività. Creata da un team di tecnici con una grande esperienza maturata nel settore del lavaggio industriale, ha saputo tracciare il passo nel proprio settore di competenza, raccogliendo positivi consensi in Italia e all’estero.

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A confermarlo sono le oltre 1.000 macchine ad oggi installate, realizzate coordinando al proprio interno l’intero ciclo di sviluppo di prodotto, a partire dal design in officina, praticamente sin dalla fondazione dell’azienda, dove tecnologie sempre più avanzate vengono sapientemente custodite in un contenitore dalle forme morbide, in armonia con ogni componente che ne rispetti la funzionalità.
Una produzione che nasce nella nuova sede di Galliera Veneta (PD) e in quella storica di Cittadella (PD), dove è rimasta la parte di produzione dei semilavorati, per oltre 5.000 mq totali di superficie operativa.
«È qui che costruiamo – spiega il direttore generale, nonché uno dei soci titolari, Giacomo Sabbadin – i nostri impianti di lavaggio per metalli a ciclo totalmente sottovuoto e idrocarburi. Vengono utilizzati liquidi di lavaggio ad alcoli modificati e idrocarburi, molto meno inquinanti dei solventi generalmente impiegati, garantendo prestazioni ad alta efficienza, ma, al tempo stesso, il completo riciclo dei prodotti usati.
Dunque con elevata eco-sostenibilità, unitamente a un abbattimento dei consumi energetici e a un raddoppio della capacità produttiva.
Siamo riusciti a ottimizzare tutto il processo, creando una macchina semplice e funzionale per sfruttare al meglio le caratteristiche di questi liquidi sgrassanti, normalmente difficili da gestire».

Anche per i materiali più critici da pulire

Gli impianti progettati e realizzati da IFP Europe lavano i metalli per mezzo di un ciclo di trattamento che avviene completamente sottovuoto, in tutte le sue fasi (con valori di vuoto fino a 1 millibar), utilizzando alcoli modificati e idrocarburi a garanzia della migliore qualità ambientale, sia nella zona di lavoro che in atmosfera. Il vuoto assicura infatti l’ermeticità dell’impianto e l’assenza di qualsiasi residuo sui pezzi.
Altri punti di forza di questa tecnologia riguardano la riduzione dei tempi ciclo e la potenza utilizzata dall’impianto, con un aumento del 100% della capacità produttiva.
«Il trattamento sottovuoto – aggiunge Sabbadin – permette di sgrassare, pulire e asciugare perfettamente ogni tipo di particolare, anche in presenza di geometrie complesse e di forature cieche e capillari, riducendo drasticamente il consumo di liquido di lavaggio rispetto alle lavatrici a ciclo atmosferico. Inoltre, il liquido di lavaggio non viene stressa to termicamente e mantiene a lungo le proprie caratteristiche».
Stiamo parlando di impianti che trovano applicazione nei più svariati settori, apprezzati per la loro efficacia tanto da chi realizza di preziosi microcomponenti destinati per esempio ai settori dell’orologeria e dell’oreficeria, quanto dal costruttore di componentistica meccanica di generose dimensioni, passando per il comparto automotive e del non meno esigente medicale.
Più nel dettaglio la gamma degli impianti KP di IFP Europe, tra l’altro tra le più ampie e complete del mercato, è in grado di soddisfare le più svariate esigenze di pulizia, ottimizzate e customizzabili su singola specifica, partendo da versioni standard.
«I componenti processabili – sottolinea Sabbadin – spaziano da parti dell’ingranaggio dell’orologio delle dimensioni di 2 micron a componenti che possono arrivare a 2 metri di altezza. In questo range sono incluse non solo tutte le dimensioni, ma anche tutti i tipi di materiali, tra cui: Alluminio 11s, Ottone, Inox Aisi 303, ETG 88, ETG 100. Oltre ai materiali più comuni, vengono lavorati, PVC, Teflon, Ergal, oltre altre leghe di acciai rame, bronzo e ghisa».
E se il lavaggio di alcuni materiali non lo possono fare tutti gli impianti, l’azienda veneta è pronta per questa sfida, per vincere per esempio l’ostinazione dell’ottone o di altri metalli su cui le macchie risultano alquanto difficili da rimuovere.
«“Neutralizzare” gli esiti dell’ossidazione nei componenti ovvero nei pezzi lavorati in emulsione – osserva Sabbadin – è molto difficile e critico. Basta guardare ad esempio dei raccordi in ottone, prima e dopo (vedi figura 05 a lato). Artefice di questo risultato è la serie di macchine denominata KP. Hybrid, che sfrutta le potenzialità del lavaggio misto, ovvero la combinazione di alcol modificato e soluzione detergente acquosa, a garanzia di una pulizia perfetta sia nel caso di contaminanti organici che inorganici.
senza creare nessun scarto».
Questa tecnologia ha già riscontrato un grande successo presso i clienti di IFP Europe negli ultimi anni, ora è stata ulteriormente perfezionata con i nuovi modelli 2020.

Il valore aggiunto del servizio di assistenza e supporto

«Progettiamo, realizziamo e distribuiamo – rileva con orgoglio Sabbadin – una media di 150 macchine all’anno in tutto il mondo. Ogni impianto è costituito da circa 4.000 pezzi assemblati, è consta della più avanzata tecnologia. Gli assemblaggi vengono studiati e sviluppati per garantire i più elevati livelli di prestazioni, oltre che di affidabilità ». A questo proposito, presso la sede di Galliera Veneta, l’azienda ha da tempo creato anche un’ampia area di collaudo con ben 9 postazioni completamente attrezzate e collegate direttamente alle macchine in produzione, per effettuare tutti i necessari test di verifica prima della spedizione. «Può in ogni caso capitare – conclude Sabbadin – che uno tra i circa 4.000 pezzi che compongono un nostro impianto di lavaggio possa presentare qualche problema. In tal caso i nostri tecnici sono comunque pronti a intervenire con grande tempestività ovunque sia richiesto. Sempre presso la nostra sede abbiamo predisposto anche una nuova area interamente dedicata alle attività di service, dove personale formato e qualificato fornisce sia assistenza telefonica, sia tele-assistenza online, con un monitoraggio in tempo reale delle varie macchine dislocate in tutto il mondo. Siamo così in grado di individuare in tempi rapidi il componente da riparare o da sostituire, con disponibilità dei ricambi in “casa” che possono partire e raggiungere in 24 ore il cliente e il suo impianto».
Qualità di prodotto, dunque, supportata da un servizio di assistenza senza compromessi su cui l’utente può fare affidamento, identificando in IFP Europe non solo un fornitore di tecnologia, ma un partner su cui contare per vincere le nuove sfide di mercato.

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