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Luglio 2025

La sostenibilità si “compatta” in un ciclo virtuoso di IFP Europe

Nicola Guidolin, Operation Manager “Trasformiamo tonnellate di cartone in risparmio e sostenibilità”

Quanta carta si accumula ogni settimana in un’azienda produttiva? Quante risorse, tempo, spazio servono per gestirla? E se ci fosse un modo per ridurre tutto questo a un decimo?

È proprio questa la scelta fatta da IFP Europe, investendo in un sistema semplice ma potente: in un compattatore. Una soluzione concreta per compattare gli imballaggi in cartone, ridurre il numero di viaggi necessari al trasporto e abbattere l’impatto ambientale.

«La sostenibilità non è una dichiarazione d’intenti, ma una direzione chiara – spiega Nicola Guidolin, Operation Manager di IFP Europe –. Questo compattatore fa parte del percorso che l’azienda sta portando avanti con coerenza: migliorare l’efficienza interna, ridurre l’impatto ambientale, semplificare i processi, essere fedeli ad un percorso».

Le Lupe in visita a IFP Europe: gioco di squadra, dentro e fuori dal campo.

Che cosa succede quando ogni confezione, ogni fornitura, arriva avvolta da metri e metri di cartone? Dove va a finire tutta quella carta? E soprattutto, quanto spazio si perde e quanto lavoro in più comporta?

«Fino a qualche mese fa – racconta Guidolin – avevamo importanti volumi di carta da gestire. Tutta la componentistica che utilizziamo arriva con imballaggi in cartone, un volume di un container al giorno. Per mancanza di spazio e per agevolare il lavoro, abbiamo deciso di acquistare questa pressa, che comprime il cartone e ne fa delle balle più facilmente riciclabili e conferibili. È stata una svolta. In termini pratici, la compattazione riduce il volume del cartone di oltre dieci volte. Stesso materiale, ma meno ingombro, meno movimentazione, meno caos».

Il prima e il dopo

Quanti viaggi servivano prima per smaltire il cartone?

«Quello che prima conferivamo in volume – spiega – adesso è diventato meno di un decimo. Prima chiamavamo due o tre volte al mese un mezzo per ritirare il cartone non compattato. A questo si aggiungevano i conferimenti alla municipalizzata, circa dieci cassoni verdi alla settimana. In totale, si parlava di circa 7-8 bilici al mese di cartone sfuso da smaltire.

Da quando è attivo il compattatore, sono passati cinque mesi. E in tutto questo tempo, IFP Europe ha prima accumulato e poi smaltito 30 balle compatte di cartone, ognuna delle quali equivale a più di un intero camion. «Nello stesso spazio dove mettevamo il cartone sfuso disordinato, ora stocchiamo le balle e le conferiamo in trasporti a pieno carico».

Cosa significano 30 viaggi in meno?

Quanto “pesa” davvero ogni viaggio evitato?

«Ognuna di queste balle – continua Guidolin – contiene materiale pari a un intero camion. In questo modo abbiamo ridotto di trenta volte gli spostamenti dei mezzi pesanti che ritiravano la carta sfusa. E non passa più neppure il furgone della municipalizzata, i ritiri settimanali sono stati completamente eliminati». Ridurre i trasporti significa meno consumi di carburante, meno emissioni.

Più efficienza interna, meno costi

Quanto costa davvero gestire il cartone sfuso ogni giorno e quanto tempo si perde a spostarlo, differenziarlo?

«Con questo sistema – continua Guidolin – risparmiamo spazio, tempo, costi di movimentazione e di trasporto. L’investimento fatto si sta ammortizzando rapidamente. Non produciamo meno carta, ma la rendiamo molto più facile da gestire e da riciclare. In altre parole, più controllo, meno sprechi. Ogni azione che ci consente di consumare meno energia e impiegare meno tempo – conclude Guidolin – è un’azione che va nella direzione giusta, quella della sostenibilità».

Riassumendo:

  • Riduzione del volume degli imballaggi di oltre il 90%
  • Eliminati 30 viaggi di camion in 4 mesi
  • Azzerati i conferimenti settimanali alla municipalizzata
  • Fino a 30 balle di cartone stoccate in magazzino
  • Aumento dell’efficienza del ciclo dei rifiuti
  • Contributo concreto alla sostenibilità ambientale
  • Risparmio economico significativo